Nelle carte dipinte di Gianni Barelli salta agli occhi la qualità emblematica delle scene: la sensazione è quella di un’immobilita congelata in un silenzio monocromatico, come se tutti gli elementi fossero in attesa di un evento imminente.
Un’immobilita rafforzata dalla materia preziosa applicata qua e la in alcune parti del dipinto e dai limiti spaziali imposti dalle elucubrazioni geometriche fallibili e da una serie di connessioni interne che legano indissolubilmente un momento particolare della vita con la conseguente inattesa creatività.
Una geometria fallibile dicevo che sostanzia ogni cosa, diventa ambiente o panorama sconnesso per figure rigide come manichini dalla gestualità contratta e teatrale che si assentano o trovano posto nei vuoti di quei regoli mai squadrati o certi. Dietro questa apparente esattezza e surrealtà, si rivela l’uomo, l’oggetto e la natura, intesi come pretesto formale per costruire un mondo che è pittorico ma anche sensoriale.
A fronte di chi consegna la pittura agli archivi o all’antropologia di tempi lontani, a fronte di chi sostiene che sia mancato e manchi un confronto critico decisivo, Gianni decide di viversi parte di questa impasse sulla propria pelle. La scelta di un performer di dedicarsi alla pittura significa a mio avviso, che esiste ancora la necessita di cogliere la partecipazione reciproca tra le cose, la propria emotivita e la pittura. Un modo per dare vigore all’esperienza delle cose e trarne benefici spirituali. Assai evidente è infatti, l’aspetto diaristico del lavoro nel suo complesso; l’elaborazione prodotta per giustapposizione di pensieri e di associazioni è tale da ricreare i ricordi. Pittura che rappresenta a mio avviso una versione altra del tema dell’identita, ora riferita al mondo dell’androgino fisico e psicologico; ora collegata al mondo della geometria che come dicevo, complica il sistema di lettura facendovi confuire le esigenze mai sopite del video con questa inedita urgenza della pittura.
Matilde Puleo, curatrice di MEGA+MEGA Center for Contemporary Art